LA VITA NON SI DISCUTE

AIUTACI A TORNARE IN MARE

Per continuare a offrire speranza e un futuro a coloro che affrontano il Mediterraneo, dobbiamo riportare urgentemente la nostra nave in mare e, per farlo, abbiamo bisogno di te.

Aiutaci a tornare subito in mare a salvare vite umane: il tuo sostegno può fare la differenza.

Dona per salvare vite umane

Ogni anno, migliaia di persone scompaiono tragicamente nelle acque del Mediterraneo senza lasciare traccia, sullo sfondo di una crisi umanitaria accompagnata da un sistema di accoglienza dello Stato totalmente insufficiente e inadeguato nel soddisfare i bisogni e nel garantire i diritti e la dignità di uomini, donne e bambini.

A bordo della nostra nave, la ResQ People, ci impegniamo a soccorrere vite umane e a fornire assistenza durante il viaggio, perché crediamo fermamente che ogni persona abbia il diritto di essere salvata e non lasciata annegare.

Diario di bordo delle
nostre missioni

I TRAGUARDI DELLA RESQ PEOPLE

2021
PRIMA
MISSIONE

Il 7 agosto la ResQ People parte dal porto di Burriana, Spagna, con un equipaggio specializzato di 20 persone: tra loro ci sono soccorritori, un medico e un’infermiera, mediatori e mediatrici culturali, un logista e un cuoco.

Dopo 6 giorni di navigazione, 84 persone vengono portate in salvo da una piccola imbarcazione in distress partita dalla Libia. Tra loro ci sono anche cinque minori non accompagnati.

Il 15 agosto la ResQ People riesce a soccorrere altre tre imbarcazioni, salvando un totale di 166 persone e fornendo loro pasti, cure mediche e attività di svago per i più piccoli a bordo della nave.

Due giorni dopo le autorità italiane assegnano il porto di Augusta per lo sbarco, dove i 166 naufraghi festeggiano l'arrivo in un luogo sicuro, lontano dalle difficoltà e violenze del loro passato.

SECONDA
MISSIONE

L'8 ottobre, la ResQ People salpa di nuovo, questa volta da Porto Empedocle con un equipaggio di 21 professionisti provenienti da quattro diversi Paesi.

Durante la notte, soccorriamo una barca in distress partita da Zuwara, in Libia, e rimasta senza acqua, cibo e benzina. Vengono tratte in salvo 59 persone, tra cui 6 donne e 17 minori ai quali vengono forniti pasti, cure mediche e psicologiche e qualche piccola lezione di italiano della nostra mediatrice culturale.

Dopo una lunga navigazione, la ResQ People arriva sul luogo di una nuova segnalazione ma scopre che i libici avevano già intercettato i naufraghi, riportandoli all’orrore del traffico di esseri umani. Nonostante il duro colpo, non ci siamo arresi e abbiamo continuato la nostra missione.

Il 14 ottobre, riceviamo l'indicazione di un porto sicuro a Pozzallo. I 58 naufraghi a bordo festeggiano la fine di un incubo e l'inizio di una nuova vita.

2023
PRIMA
MISSIONE

L’11 settembre la ResQ People salpa dal porto di Siracusa, con a bordo 20 professionisti, verso la zona di ricerca sulla rotta tunisina.

Durante la navigazione verso la zona SAR, intercettiamo continue richieste di aiuto. La ResQ People riesce a soccorrere una barca di ferro con 49 persone a bordo e successivamente salva altre 47 persone da un'imbarcazione che stava affondando rapidamente. Purtroppo, una donna non sopravvive, ma sua nipote riusciamo prontamente a salvarla.

A bordo della nave ci prendiamo cura dei naufraghi: visite mediche, docce, pasti caldi, qualche chiacchiera, le informazioni essenziali e soprattutto sorrisi sinceri scambiati con persone che non ne vedevano da molto, troppo tempo.

Il 15 settembre la ResQ People sbarca a Trapani e le 96 persone salvate scendono a terra tra strette di mano, abbracci e qualche lacrima.

SECONDA
MISSIONE

Dopo un cambio di equipaggio a Trapani, il 27 settembre la ResQ People riparte dal porto di Licata verso la rotta tunisina per una nuova missione di ricerca e soccorso in mare.

Il 30 settembre avvistiamo una piccola barca di legno con 9 persone a bordo. Lanciamo il nostro RHIB e procediamo al salvataggio: ci dicono subito che erano bloccati in mare da quattro giorni. Li portiamo in salvo e informiamo le autorità che ci assegnano il porto sicuro di Pozzallo.

A bordo della ResQ People assistiamo, come sempre, i sopravvissuti: tra loro questa volta ci sono una donna che ha bisogno di cure mediche e un minore non accompagnato.

Il 2 ottobre arriviamo al porto di Pozzallo e le autorità ci autorizzano a iniziare lo sbarco dei superstiti. Uno dopo l'altro, ci ringraziano con un sorriso: "Siete così gentili!". Ma non ci consideriamo tali: siamo semplicemente esseri umani che fanno del loro meglio per salvare altri esseri umani perché, per noi, la vita non si discute.

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Per farlo abbiamo bisogno del tuo supportounisciti a noi per scrivere la prossima missione di salvataggio.

La vita non si discute neanche sulla terra ferma:

ResQ si impegna a Trieste, collaborando con diverse realtà locali, per tutelare i diritti di centinaia di migliaia di migranti e richiedenti asilo che percorrono la rotta balcanica.

Un viaggio segnato da abusi, violenza e respingimenti ai confini, con uomini, donne e bambini che affrontano fatiche e condizioni estreme nel tentativo di trovare rifugio o una vita migliore in Europa.

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